“Il Patto di qualità non è utopia. Macellai e allevatori meritano di essere conosciuti e riconosciuti dai consumatori italiani. Il Patto di qualità non è una certificazione, non è un altro bollino da esporre. E’ la nostra carta d’identità. E’ la promessa che facciamo ai consumatori: la qualità della carne ha la nostra faccia. Quella che potete vedere tutti i giorni, come in famiglia”. Così Maurizio Arosio, presidente di Federcarni nazionale, lanciando il ‘Patto di qualità’ tra macellai e piccoli-medi allevatori. E’ la prima volta che, in maniera organica e omogenea al di là delle singole esperienze, due esperienze si prendono per mano per rivolgersi ai consumatori in modo identitario e comune. Pratiche di buon allevamento, benessere animale e sostenibilità
incontrano l’esperienza, la conoscenza e la ricerca che l’arte della macelleria con il contributo della formazione universitaria di Bologna mette sulle tavole delle famiglie.

Informazione corretta

“Il macellaio diventa così il custode della serietà della catena produttiva: racconta da dove viene la carne, la promuove con cognizioni scientifica, la identifica con sè stesso diventando ambasciatore di quegli allevamenti che con serietà e professionalità sono emblemi del made in Italy – ha aggiunto Arosio -. Esperienze che saranno raccontate tutti i giorni all’interno dei nostri negozi sparsi per la penisola, durante eventi, campagne social e trasmissioni tv pensate e costruite attorno al bisogno di informazione corretta”.

Famiglie in festa ad Arborea

Proprio come accadrà il 14 settembre al centro fieristico di Arborea, in provincia di Oristano. ‘Famiglie in festa’, il claim scelto per chiedere un secondo di attenzione ai consumatori che saranno protagonisti, assieme a macellai e allevatori, per conoscere e assaggiare gratuitamente la carne italiana. Produttori Arborea, con il primo centro di allevamento di bovini da carne in Sardegna e Organizzazione Produttori Carne, sarà partner dell’iniziativa, portando l’esperienza e l’eccellenza del proprio lavoro, raccontate attraverso il brand Rossopregio: una carne nata e allevata in Sardegna, nel rispetto del benessere animale, della tracciabilità e della filiera corta. “Abbiamo voluto sostenere questa iniziativa perché crediamo che la qualità non si comunichi solo con un’etichetta, ma con il racconto trasparente di chi ogni giorno alleva con responsabilità e passione”, dichiara Walter Mureddu, presidente di Produttori Arborea. “La nostra partecipazione rappresenta un’occasione concreta per rafforzare il legame tra produttori e professionisti della carne, fondamentali alleati nella valorizzazione di una filiera tutta sarda”. aggiunge il direttore generale Marco Peterle.

Con Rossopregio
carne buona anche nei valori

“Il modello della Produttori Arborea, anche nella carne bovina, punta su una filiera efficiente e controllata, con benefici per tutti gli attori coinvolti” sottolinea Alberto Lelli, direttore amministrazione, finanza e controllo. “Con Rossopregio vogliamo raccontare una carne buona non solo nel gusto, ma anche nei valori: sostenibilità, trasparenza e radicamento nel territorio” conclude Ilaria Pinna, referente marketing e comunicazione.

Il valore di processo
della filiera

“Il Patto di Qualità rappresenta un progetto attraverso cui comunicare il valore di processo della filiera carne, basata sull’allevamento in stalla che si innesta sulla linea vacca-vitello che garantisce tutela del territorio e il mantenimento dei servizi ecosistemi correlati alle aziende agrarie estensive della Sardegna” – dichiara Roberto Lai, dottore agronomo e consulente R&S della Produttori Arborea. L’incontro del 14 settembre sarà un momento di confronto, approfondimento e formazione, dove la qualità non resterà solo una parola, ma prenderà voce attraverso chi la costruisce ogni giorno con il proprio lavoro.