“Il Patto di qualità non è utopia. Macellai e allevatori meritano di essere conosciuti e riconosciuti dai consumatori italiani. Il Patto di qualità non è una certificazione, non è un altro bollino da esporre. E’ la nostra carta d’identità. E’ la promessa che facciamo ai consumatori: la qualità della carne ha la nostra faccia. Quella che potete vedere tutti i giorni, come in famiglia”. Così Maurizio Arosio, presidente di Federcarni nazionale, lanciando il ‘Patto di qualità’ tra macellai e piccoli-medi allevatori. E’ la prima volta che, in maniera organica e omogenea al di là delle singole esperienze, due esperienze si prendono per mano per rivolgersi ai consumatori in modo identitario e comune. Pratiche di buon allevamento, benessere animale e sostenibilità incontrano l’esperienza, la conoscenza e la ricerca che l’arte della macelleria con il contributo della formazione universitaria di Bologna mette sulle tavole delle famiglie.

Informazione corretta

 “Il macellaio diventa così il custode della serietà della catena produttiva: racconta da dove viene la carne, la promuove con cognizioni scientifica, la identifica con sè stesso diventando ambasciatore di quegli allevamenti che con serietà e professionalità sono emblemi del made in Italy – ha aggiunto Arosio -. Esperienze che saranno raccontate tutti i giorni all’interno dei nostri negozi sparsi per la penisola, durante eventi, campagne social e trasmissioni tv pensate e costruite attorno al bisogno di informazione corretta”.

Famiglie in festa ad Arzago d’Adda

Proprio come accadrà il 25 maggio nell’azienda agricola Carrara di Arzago d’Adda, in provincia di Bergamo. ‘Famiglie in festa’, il claim scelto per chiedere un secondo di attenzione ai consumatori che saranno protagonisti, assieme a macellai e allevatori, per conoscere e assaggiare gratuitamente la carne italiana. Ma anche vedere con i propri occhi, accompagnati da scienziati e allevatori, gli allevamenti sostenibili. Una grande festa per le famiglie, per i consumatori, per i più piccoli che attraverso giochi pensati appositamente per loro avranno la possibilità di conoscere le caratteristiche del mondo bovino. “Il macellaio oggi non è solo un macellaio tradizionale – ha concluso Arosio -. E’ un imprenditore, è un professionista della carne che dall’interno della propria attività diventa garante della sicurezza alimentare non perchè è uno slogan ma perchè conosce ogni singola ‘storia’ di ciò che lavora, prepara e propone al consumatore oggi sempre più consapevole e attento a benessere animale, origine del prodotto, sostenibilità ambientale. Sono i pilastri della transizione della consapevolezza: allevare bene per nutrirsi meglio”.