Le giurie internazionali del Premio Mediterraneo hanno attribuito il riconoscimento al professor Carlo Foresta per la sua lunga attività di scienziato e per il suo impegno nella ricerca scientifica. Foresta, andrologo ed endocrinologo, noto ricercatore a livello internazionale, ha affrontato per primo in Italia, il tema degli effetti dell’inquinamento da PFAS sulla salute umana. I composti perfluoro-alchilici (PFAS) sono inquinanti ambientali noti per la loro grande stabilità e persistenza nell’ambiente e negli organismi viventi incluso l’uomo. L’inquinamento da PFAS è diffuso in tutto il mondo a causa del loro ampio impiego in prodotti di uso quotidiano. Si stimano più di duemila aree in Europa nelle quali la concentrazione ambientale di PFAS supera i livelli considerati di sicurezza per la salute umana. Quest’esposizione può essere alla base di diverse patologie: in particolare, gli studi del professor Carlo Foresta hanno dimostrato che l’inquinamento da parte di queste molecole può determinare tumori testicolari e renali, osteoporosi sia nel giovane che nell’adulto, alterazioni della funzione tiroidea, infertilità, aumento della coagulabilità del sangue con conseguente insorgenza di patologie cardiovascolari, anomalie congenite del sistema nervoso o disturbi comportamentali/neurologici come l’Alzheimer, l’autismo e i disturbi dell’attenzione e iperattività.  Questi studi hanno inoltre dimostrato come, queste sostanze, anche a concentrazioni relativamente basse, possono, soprattutto nelle fasce di popolazioni più sensibili, come le giovani generazioni, determinare significative alterazioni cliniche.

Il Premio

Gli Stati Uniti del Mondo con la Fondazione Mediterraneo e altre istituzioni internazionali hanno istituito nel 1995 il Premio Mediterraneo che, nelle diverse categorie, è stato attribuito fino ad oggi ad oltre 600 personalità di 180 Paesi impegnate nel promuovere il dialogo, la pace e la salvaguardia del pianeta. Il Premio è riconosciuto tra i più prestigiosi a livello internazionale.