300 idee raccolte, con partecipazione delle scuole da tutta Italia, 3 hackatones di preparazione con le scuole superiori dell’Itc Riccati Luzzati-Liceo scientifico Da Vinci-Liceo srtistico, 15 finalisti con tanta carica ed energia. Questi gli ingredienti dell’ultimo appuntamento della Treviso Creativity Week 2022 sul palco del Teatro Accademico di Castelfranco Veneto. Questa splendida cornice ha ospitato fa la finalissima del concorso di idee PensoFUTURO 2022. Di fronte alla nutrita giuria composta dai partner i 15 finalisti under 18 hanno raccontato le loro idee di futuro. Tra tutte queste idee 5 sono state quelle premiate dalla giuria. 5 progetti vincitori, di seguito raccontati.

Le idee

“Train CITY” di Valentino Wang, studente del secondo anno dell’istituto Aleardo Aleardi – International School of Verona. Si tratta di un progetto per una città sostenibile realizzata attorno ad una rotaia ovale su cui transitano in circolazione mezzi elettrici. Una città vicina ad un fiume che alimenta una centrale idroelettrica. Sui tetti delle case, in gran parte grattacieli, e sui treni, pannelli solari integrano la disponibilità di energia. La città è larga 4 chilometri ed è lunga 10 chilometri, è percorribile anche a piedi o in bici. Numerose le aree verdi, tutte circondate da percorsi ciclo pedonali. “Dad-Met” di Hiba Benmbark dell’Iss “Andrea Gritti” di Mestre. L’idea vede come principale strumento l’utilizzo del Metaverso e di visori VR, dispositivi potenti, indipendenti e comodi, per realizzare didattica a distanza interattiva. I visori VR permettono l’accesso al mondo virtuale, dove la Dad avrà la possibilità di coinvolgere gli studenti in una nuova forma. Con la DAD-META gli studenti sono interconnessi tra di loro, vivono in una realtà dove non esistono vincoli di immaginazione. Una nuova evoluzione del mondo della didattica a distanza, che sfrutta al meglio tutte le potenzialità del metaverso. Il progetto ha ottenuto anche il premio speciale Aim. “We Find” di Pietro Baban, Giovanni Brocco, Enrico Busato del Liceo Scientifico “L. Da Vinci” di Treviso. Si tratta di una piattaforma in grado di creare team di lavoro eterogenei, composti da giovani intraprendenti e da lavoratori competenti con esperienza. We find è in grado di creare queste cellule di lavoro, componendole a partire dalle candidature dei lavoratori singoli e mettendo insieme dei gruppi in grado di crescere attraverso il lavoro di squadra. Il progetto ha anche vinto il Premio speciale Maarmo. “Our energy” di Zulian Erica, Rossato Linda, Rossi Andrea, Poggio Vittorio, Scandiuzzi Lorenzo dell’ITC Riccati-Luzzati di Treviso. Un progetto di valorizzazione di spazi abbandonati (ospedali, caserme o capannoni), per la produzione di energia rinnovabile, rendendoli partecipi di un futuro più sostenibile. 32 mila capannoni inutilizzati sono presenti solo fra Padova e Treviso. Un patrimonio che vale circa 4 miliardi di euro. Paragonabile a 278 campi da calcio. Su queste aree l’idea è di realizzare dei parchi di produzione energie rinnovabile, fotovoltaico ad esempio. Il progetto ha ottenuto anche i premi speciali Ascotrade e First Job. “La rinascita della plastica” della 4BMa dell’Istituto Professionale Statale G.B. Garbin di Schio (VI). Il progetto prevede di realizzare libri in plastica riciclata. L’idea è sia un modo di dare un futuro migliore alle nuove generazioni riducendo la plastica nell’ambiente sia la creazione di un “giocattolo” nuovo ed evitando l’abbattimento di piante per ottenere la carta. A questi progetti vincitori si aggiungono Nicholas Pezzuto che ha vinto il Premio speciale Labomar, con un progetto di riorganizzazione aziendale in cui al centro vi è il benessere del lavoratore. Scopo perseguito pensando ad alcuni punti fondamentali: introduzione di parametri di reale meritocrazia nello stabilire le posizioni lavorative, formazione reale e appassionata per i nuovi arrivati, cura dell’ambiente di lavoro e possibilità di valorizzazione delle peculiarità di ciascuna persona.

Il premio del pubblico

Infine, il Premio speciale assegnato con la votazione del pubblico direttamente nella serata è andato a Marco Agrello, arrivato da Busto Arsizio, provincia di Varese, per partecipare alla finalissima. Il suo progetto PEE (Piano Efficientamento Energetico), è una sorta di programma nazionale per il risparmio energetico, la riconversione a fonti rinnovabili e un miglioramento nella gestione delle risorse energetiche. “I giovani hanno sottolineato l’importanza e la centralità della questione della sostenibilità e della tutela dell’ambiente – spiega Gianpaolo Pezzato organizzatore dell’iniziativa – e dall’altro lato hanno marcato ancora una volta la necessità che i senior ascoltino le nuove generazioni, portatrici di innovazione in tutti gli ambiti, anche nel settore produttivo”. È stata l’occasione per un bilancio dell’edizione 2022 della TCW: i riscontri ed il coinvolgimento di scuole e imprese ci danno soddisfazione ma c’è da fare di più e per il 2023 vogliamo alzare il tiro e l’asticella.