Sport, lavoro, educazione, ricerca e assistenza,  sono i capisaldi del protocollo di intesa tra Special Olympics Italia, organizzazione mondiale, nata negli Stati Uniti nel 1968 per garantire una nuova opportunità di vita a milioni di persone con disabilità intellettive e che oggi promuove, coinvolgendo circa 6.000.000 di atleti in oltre 200 Paesi, una cultura del rispetto e dell’inclusione attraverso l’attività sportiva, ed UNIAMO, la Federazione italiana malattie rare che, in Italia, rappresenta la comunità delle persone  con malattia rara – oltre 2.200.000 di individui e famiglie. Il protocollo sancisce l’inizio di una collaborazione volta al perseguimento di diversi obiettivi: promuovere lo studio e l’approfondimento di temi riguardanti la disabilità, quali l’elaborazione di protocolli e linee guida specifici in grado di rendere i diversi contesti ambientali accessibili; promuovere l’inserimento delle persone con disabilità nel mondo scolastico e lavorativo così come promuovere lo sport come strumento di formazione, educazione ed inclusione sociale: garantendo i diritti inalienabili della persona, quali dignità, equità, rispetto ed uguaglianza; favorire lo sviluppo della ricerca clinica e scientifica in materia.

Inclusione

“Solo 50 anni fa le persone con disabilità intellettive venivano esonerate dalla pratica sportiva, oggi queste stesse persone possono allenarsi con costanza in ogni disciplina sportiva, possono gareggiare in eventi nazionali e mondiali. Sono diventati atleti, protagonisti e promotori di un cambiamento che va anche oltre lo sport e che richiede un’analisi ed una riflessione sui concetti di salute e di benessere – dichiara Alessandro Palazzotti, presidente di Special Olympics Italia –  il protocollo di intesa con Uniamo si colloca proprio in questa direzione: Unire le forze per approfondire tematiche volte a migliorare non solo la vita delle persone con disabilità e dei loro familiari, ma la cultura del nostro Paese”. “L’accordo con Special Olympics Italia sottolinea l’impegno della Federazione per favorire ogni tipologia di attività che promuova una visione olistica della persona, attraverso l’inclusione sociale, scolastica, lavorativa e sportiva di tutte le persone disabilità intellettiva e malattia rara – dichiara Annalisa Scopinaro, presidente UNIAMO -. Crediamo che da collaborazione virtuose come questa possano nascere iniziative di interesse collettivo che contribuiscono in maniera concreta alla crescita del Paese e alla promozione di un sistema sociale più inclusivo. Insieme a Special Olympics Italia vogliamo proseguire nella nostra opera di sensibilizzazione politica e sociale perché nessuno ignori le difficoltà di chi vive con una disabilità intellettiva o malattia rara.”