La lotta alle infezioni correlate all’assistenza ha visto nella realtà di Pescara e dell’Abruzzo un sistema vincente. “Il gruppo operativo epidemiologico della Asl di Pescara si è distinto per numerosi elementi – spiega Giustino Parruti, direttore delle malattie infettive dell’Asl di Pescara e presidente Simit Abruzzo e Molise –. Anzitutto, da 10 anni abbiamo istituito la segnalazione obbligatoria per la colonizzazione da batteri Alter, ovvero quelli più pericolosi per la salute dei pazienti, anticipando così l’infezione con un intervento preventivo o correttivo  in fase preclinica. In secondo luogo, vi è un coordinamento tra infection control ed antimicrobial stewardship per l’uso corretto degli antibiotici, che ha dato risultati eccezionali soprattutto nel triennio 2015-18 in rianimazione, il più collaborativo tra i vari ambiti applicativi. A tale proposito, nel 2019 abbiamo pubblicato un importante lavoro sulla riduzione della circolazione di germi multiresistenti in rianimazione mediante il controllo delle prescrizioni antibiotiche, a seguito del quale è letteralmente crollato il tasso di pazienti portatori o affetti da germi multiresistenti. Inoltre, vi è stata un’efficace risposta alla pandemia con il distanziamento dei pazienti, mentre nessuna attività chirurgica o clinica è stata sospesa. Abbiamo avuto spazi e personale per assistere i pazienti con Covid senza dover ricorrere a conversione delle aree di degenza, poichè abbiamo realizzato un ampliamento delle aree di degenza per un totale di circa 70 posti, con l’istituzione della terapia sub intensiva e il raddoppio dei posti in terapia intensiva. Infine, stiamo lavorando a un database unico regionale di tutti i germi multiresistenti identificati nei 6 laboratori dell’Abruzzo: questo strumento sarà molto utile nella prescrizione di antibiotici più avveduta, in un’ottica di antimicrobial stewardship. Quest’analisi sarà migliorata in tempo reale dai dati delle scheda di dimissione ospedaliera con un meccanismo automatizzato, secondo una procedura che non ha eguali in Europa: in pratica, potremo sapere se vi è un determinato batterio, in che tipo di paziente, in quale reparto o distretto territoriale. Oggi vogliamo difendere questi risultati: il paziente ha bisogno di spazi, risorse e di un numero adeguato di sanitari per essere assistito efficientemente”.

Per il video servizio:https://youtu.be/5JfYCa23bMU