Domani è la giornata in cui teatro e salute mentale si intrecciano per invitare giovani e cittadini a guardare con occhi rinnovati quel bene comune che è la salute mentale e che, da vissuto individuale, può e deve diventare esperienza e responsabilità collettiva. L’evento è suddiviso in due momenti, entrambi iscritti nella cornice dell’Auditorium Melotti di Rovereto: la mattina è dedicata a studenti e studentesse delle scuole superiori, la serata aperta a tutta la cittadinanza. In queste occasioni verrà proiettato per la prima volta “Aria Fritta”, un mockumentary o falso documentario, per la regia di Enrico Tavernini (Compagnia delle Nuvole), scritto e realizzato dal gruppo di teatro Art’O del Centro di Salute Mentale (CSM) di Rovereto, con il supporto tecnico di Federico Scienza.
Il progetto
“Aria Fritta” nasce dal desiderio di raccontare una piccola storia, una storia fuori dall’ordinario e in particolare quella di una persona dal comportamento insolito, incomprensibile, a volte misterioso e inquietante, ma che portasse con sé anche delle risorse straordinarie. L’intenzione è trattare intrinsecamente il tema delle diversità e del disagio mentale, con un taglio poetico e se possibile ironico, per permettere allo spettatore di avvicinarsi a un mondo sommerso e a molti sconosciuto, sul quale pesano i pregiudizi e lo stigma sociale. Il mockumentary è frutto della preziosa esperienza fatta negli ultimi tre anni con il gruppo di teatro del CSM, che vede la prosecuzione di un percorso di ricerca e sperimentazione teatrale iniziato nel lontano 2004. Un altro obiettivo importante per il gruppo era quello di coinvolgere nel progetto anche le persone della società civile, per connetterci al territorio e creare un gruppo di lavoro misto, composto sia da persone che frequentano il Centro sia da cittadini sensibili al progetto e al tema. Per citare alcuni attori che hanno partecipato nel ruolo di sé stessi, compaiono lo psichiatra Francesco Pontarollo, la danza terapeuta Marcia Plevin; tra i personaggi più noti Gianfranco Grisi, musicista e chef affermato, e il critico d’arte Vittorio Sgarbi, presidente del Museo Mart.