Approfondire gli aspetti legati al trattamento del carcinoma prostatico avanzato e del tumore al polmone alla luce delle ultime opportunità terapeutiche in modo da poter valutare il percorso di malattia del paziente scegliendo la terapia più appropriata e la sua personalizzazione. Questo l’obiettivo del simposio Uno, nessuno, centomila: un viaggio nella cura del paziente con K prostata e K polmone, l’unicità del paziente e il valore del tempo, organizzato da Over Group e realizzato grazie al supporto incondizionato di Janssen. “Si parla tanto di personalizzazione delle cure in oncologia e il progressivo aumento delle nostre conoscenze sulla biologia delle diverse forme di tumore, unitamente allo sviluppo di sempre nuove strategie terapeutiche sta rendendo concreta questa possibilita’ in molti tipi di patologia oncologica – sottolinea Orazio Caffo, direttore dell’Unità operativa oncologia medica dell’ospedale Santa Chiara di Trento – sono però due diversi modi di intendere questo concetto. Uno è squisitamente ‘tecnico’ e rende conto della possibilità di individuare degli specifici bersagli terapeutici e quindi scegliere le nostre terapie in base ad essi. Il tumore polmonare non a piccole cellule ormai da tempo ha rappresentato l’apripista per il concetto di terapia personalizzata e, di fatto, oggi le strategie terapeutiche per questa patologia si costruiscono attorno ad esso. Solo da poco possiamo parlare di personalizzare le terapie anche nelle neoplasie prostatiche avendo individuato terapie con specifici bersagli. Ma la personalizzazione delle terapie ha anche un significato dai risvolti umani, sociali, relazionali. Ogni paziente ha la sua storia, il suo vissuto, le sue priorità e questo lo rende unico e per questo ha bisogno di una terapia ‘propria’ che tenga conto di tutte le sue peculiarità di individuo. Dare delle opportunità di cura vuol dire anche dare valore al tempo, che, se vissuto nel rispetto delle priorità e delle aspettative del singolo, è un tempo di qualità”.
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