Inaugurata a Casteldebole, nel bolognese, la nuova Villa Bellombra, accreditata con il Servizio sanitario nazionale, specializzata nella riabilitazione intensiva. Fondato nei primi anni Venti del Novecento, dopo cento anni, l’ospedale riabilitativo lascia la storica sede di via Bellombra, a Bologna, per trasferirsi nel nuovo edificio che per la sua architettura green e innovativa, ha ricevuto il premio “Best Contemporary Healthcare Building” conferito dal magazine e agenzia di stampa Build a GBA Studio – Gianluca Brini Architetto  e progettista della nuova Villa Bellombra. Il progetto di realizzazione è invece stato affidato alla società Ing. Ferrari di Modena, leader nel mondo delle costruzioni. La nuova struttura, con i suoi 8mila metri quadrati di moderna concezione architettonica, progettati secondo gli standard più innovativi di sostenibilità, modernità e funzionalità, offre le più avanzate metodologie di cura e le più moderne tecnologie robotiche nel campo della riabilitazione.

Tempio del coraggio

«Un tempio del coraggio – ha definito così la nuova Villa Bellombra l’amministratore delegato del Consorzio ospedaliero Colibrì Averardo Orta – uno strumento riabilitativo, una struttura progettata a partire da un foglio bianco per far sì che un paziente in riabilitazione intensiva neurologica abbia, fin dal primo impatto al suo arrivo, un’ispirazione positiva nel cominciare e nel continuare il suo percorso riabilitativo: grandi vetrate, illuminazione naturale, stimoli continui, arte, una struttura viva anche grazie alle collaborazioni con il mondo universitario e ospedaliero per raccogliere il meglio del patrimonio riabilitativo per poi restituirlo al paziente. Lo sforzo economico è enorme, non abbiamo ricevuto finanziamenti a fondo perduto o agevolazioni di alcun tipo ma abbiamo utilizzato solo risorse proprie e ingenti prestiti bancari. Un’opera che vogliamo dedicare alla città di Bologna e ai bolognesi”. Dalla disposizione delle stanze, ciascuna dotata di un proprio giardino, fino all’utilizzo terapeutico del verde e dei giardini esterni, l’architettura dell’ospedale Villa Bellombra è un elemento centrale nel processo assistenziale e terapeutico dei pazienti, configurandosi quale strumento di cura e di “ritorno” graduale alla normalità. Gli spazi e le attività, tra cui il bar, le mostre d’arte e il giardino giapponese, sono tutti concepiti e realizzati con l’obiettivo di incentivare l’autonomia e stimolare la riacquisizione delle capacità motorie, psichiche e mnemoniche dei pazienti in fase riabilitativa post-acuta .

Averardo Orta, ad del Consorzio ospedaliero Colibrì.

Fiore all’occhiello della nuovissima struttura è la dotazione robotica di ultima generazione, anch’essa il frutto di una continua ricerca realizzata anche all’estero con appositi study tour nelle cliniche riabilitative più all’avanguardia. Le tecnologie HOCOMA presenti a Villa Bellombra sono infatti tra le più innovative al mondo e hanno la capacità di aumentare e misurare i livelli di recupero funzionale nel trattamento riabilitativo. Ecco la nuova Villa Bellombra in numeri e principali caratteristiche: 8.000 mq. di struttura interna di cui 2.000 destinati alle camere e 6.000 ai servizi, 99 posti letto divisi in 54 camere tutte con giardino privato; 5 ampie palestre con attrezzature, robotiche e non, di ultima generazione; 1 piscina per la riabilitazione specializzata ospedaliera; 16 ambulatori; 9.500 mq di verde attrezzato; bar. Rispetto all’investimento economico, la spesa complessiva supererà i 21 milioni ed è parte di un programma di investimenti privati iniziato nel 2011 per complessivi 50 milioni.