Difficoltà a dormire la notte, mal di testa, sbalzi d’umore. Sono alcune spie di quella che i pediatri hanno inquadrato come la sindrome da rientro. Può colpire i piccoli nei primi 5 giorni dopo la fine delle vacanze e il ritorno a casa. “Si presenta soprattutto nei bambini under 10 ed è determinata dalla necessità dell’adattamento alla riacquisizione dello stile di vita e delle consuete abitudini interrotti, in modo piacevole, dal periodo delle vacanze”, segnala all’Adnkronos Salute Italo Farnetani, professore ordinario di pediatria dell’università Ludes-United Campus of Malta. “Questo adattamento in alcuni bambini suscita uno stress responsabile di alcuni sintomi clinici, che vanno conosciuti per evitare di pensare che siano determinati da malattie. Ma nello stesso tempo si deve attuare una strategia di prevenzione e aiuto all’adattamento”, accompagnare i piccoli della famiglia nel ritorno alla routine quotidiana di sempre. “In primo luogo possono verificarsi disturbi del sonno – elenca Farnetani -. Ci può essere difficoltà ad addormentarsi, talvolta il bambino resta a letto sveglio e questa è una situazione a rischio perché potrebbe facilitare l’insonnia. Talvolta può svegliarsi di notte, o svegliarsi particolarmente presto al mattino. Si possono determinare poi anche dei dolori addominali: in genere sono riferiti vicino all’ombelico e sono di breve durata, pochi minuti. Il piccolo può accusare anche mal di testa, sotto i 6 anni può riferire come sensazione un giramento di testa, può essere più irritabile, sperimentare sonnolenza durante il giorno. E può avere inappetenza, cioè mangiare di meno”. In presenza di questi sintomi, avverte Farnetani, “è sempre bene, in ogni caso, avvertire il pediatra. Ma gli andrà riferito il giorno in cui si è rientrati dalle vacanze. Importante è la prevenzione, cioè facilitare l’adattamento al ‘nuovo’ stile di vita”.
Estate, da disturbi sonno a irritabilità, il pediatra: “E’ la sindrome da rientro dei piccoli”
da Redazione | Ago 22, 2022 | Medicina | 0 commenti