Ipotonie cutanee e muscolari, decisamente non belle da vedere come le braccia ad ‘ali di pipistrello’ (o a ‘tenda’), possono intristire il nostro aspetto soprattutto con i vestiti estivi o quelli da sera. E se anche questi sono segni degli anni che passano, si può cercare almeno di contrastare e combattere alcuni fattori di rischio quali una repentina perdita di peso, dovuta magari a diete sbagliate che svuotano di massa muscolare più che di tessuto adiposo, oppure la mancanza di attività fisica. La medicina estetica può venire in soccorso anche in questo caso e rimediare a questi danni, con una serie di terapie e metodiche di trattamento ricordate dal dottor Giovanni Alberti durante il congresso della Società italiana di medicina estetica. “Sono diverse le terapie e i protocolli che possiamo applicare in caso di ipotonie cutanee e muscolari – spiega l’esperto –. Tra queste, la biostimolazione con acido ialuronico ibridizzato, gli ultrasuoni focalizzati, la carbossiterapia, l’elettrostimolazione con i campi magnetici e la biodermogenesi, una particolare metodica di radiofrequenza, affermata ormai a livello internazionale e validata da ricerche scientifiche alle quali ho partecipato personalmente. Fondamentale è partire con una diagnosi corretta che ci consenta di interpretare e capire le cause del problema in un determinato paziente, ma anche valutare cosa sia opportuno proporgli”. Attività fisica, esercizi mirati e corretta alimentazione rimangono gli elementi prioritari e preventivi per mantenere le braccia belle e in salute.

Il ruolo della dieta

“Ma ‘dieta’ non significa tagliare drasticamente le calorie, ma un piano alimentare sano, prescritto da uno specialista, in grado di rallentare il processo di invecchiamento, senza danneggiare i tessuti; dunque un’alimentazione ricca proteine, senza eliminare completamente i carboidrati, e soprattutto seguire i consigli degli esperti”. Fondamentale è la personalizzazione della terapia estetica. “A volte, si corre il rischio di utilizzare un metodo sbagliato – spiega il dottor Alberti – e questo porta a risultati deludenti. Ad esempio, sulle braccia ad ali di pipistrello in stadio avanzato, possono risultare efficaci metodiche più ‘energiche’ come gli ultrasuoni. Se il target riguarda i muscoli delle braccia, la migliore risposta si avrà con l’elettrostimolazione con i campi magnetici”. Lavorando di concerto con il nutrizionista, il medico estetico suggerirà al paziente, a seconda dei casi, un regime ipocalorico o il rafforzamento muscolare mirato alle zone interessate. Tra i trattamenti più costosi, ma più duraturi, c’è quello a base di iniezioni di acido ialuronico ibridizzato; sulla meccanica, invece, è logico che la terapia di costo medio e in rapporto qualità-prezzo anche in base a chi esercita la prestazione medica è la biodermogenesi. “Le braccia sono un’area anatomica molto spesso sede di inestetismi da varie cause – commenta Emanuele Bartoletti, presidente della Sime – foto invecchiamento, crono invecchiamento, dimagrimento, eccesso ponderale. Ogni condizione ha una sua specifica terapia ma è come sempre importante la prevenzione. Tutte le terapie presentate sono valide a condizione che venga prima effettuata una valutazione diagnostica sulla qualità della situazione, sull’eziologia e sul livello di inestetismi. Ricordiamo che quando la cute è molto in eccesso, l’unica indicazione è l’intervento di chirurgico di brachioplastica”.