Nominato il nuovo direttivo del soggetto centrale a livello nazionale per l’indirizzo e la promozione della ricerca, dell’innovazione e del trasferimento tecnologico nel settore delle scienze della vita. Sarà Davide Ederle, referente per il trasferimento tecnologico nel campo delle biotecnologie di Hub Innovazione Trentino, il nuovo vice presidente del Cluster Alisei. In occasione dell’assemblea ordinaria dei soci del Cluster, è stata eletta la nuova commissione direttiva che sarà presieduta da Massimiliano Boggetti, attuale presidente di Confindustria dispositivi medici. Nel board anche Silva Bortolussi, professoressa associata dell’Università di Pavia con incarico di ricerca presso l’Istituto nazionale di fisica nucleare, Vera Codazzi, cluster manager presso il Cluster Lombardo scienze della vita, e Luigi Boggio, in rappresentanza delle organizzazioni industriali. Al network nazionale per le scienze della vita Alisei aderiscono, oltre a HIT – in rappresentanza del sistema trentino – anche altri 22 soci in rappresentanza del mondo industriale, della ricerca e dell’innovazione regionale e nazionale, tra i quali Assobiomedica, Farmindustria, Federchimica, l’Istituto nazionale di sanità, l’Istituto italiano di tecnologia, Cnr ed Enea.
“Il Cluster Alisei rappresenta lo strumento con cui, come Paese, possiamo davvero disegnare una strategia per le scienze della vita che coinvolga ricerca, imprese e istituzioni – ha dichiarato il nuovo vice presidente Davide Ederle – questi tre attori, a mio avviso, possono e devono realizzare, insieme, quegli ecosistemi territoriali necessari a calare lo sviluppo delle scienze della vita nei singoli contesti anche attraverso azioni di formazione mirate. Il Trentino in questo ambito ha molte eccellenze su cui può fare affidamento, penso in particolare al Cibio, il dipartimento di biologia cellulare, computazionale e integrata, al Centro interdipartimentale mente/cervello alla nuova facoltà di medicina, al Centro di protonterapia, alle competenze e tecnologie sviluppate da Fondazione Bruno Kessler e Fondazione Edmund Mach, alle startup innovative nate in questi anni dalla ricerca, e ovviamente a HIT e al suo ruolo di coordinamento. Tutte queste realtà contribuiscono a creare un vero e proprio ecosistema capace di valorizzare i risultati della ricerca e stimolare il processo di trasferimento tecnologico, un processo che vede oggi nella progettualità Pnrr e nella nascita del nuovo polo per le scienze della vita di Rovereto, senza dubbio, elementi chiave per rendere ancor più attrattivo il nostro territorio in questo ambito”.