La quarta ondata da Covid_19 è ufficialmente iniziata e la Società italiana di igiene, medicina preventiva e sanità pubblica (SItI) ha lanciato un appello. È stato redatto un position statement della SItI e del suo gruppo di lavoro sulle vaccinazioni, in collaborazione con un Panel multidisciplinare di esperti con competenze in epidemiologia, malattie infettive ed immunologia, per migliorare l’efficacia della campagna vaccinale anti-Covid_19 e contrastare la quarta ondata in Italia. Il messaggio è semplice: concentrare, nelle prime tre settimane di dicembre, tutte le vaccinazioni previste nei prossimi tre mesi orientando gli sforzi dei diversi sistemi sanitari regionali nella campagna vaccinale. Il tutto per coprire, in tempi rapidi, la popolazione ed evitare la diffusione del virus. L’Italia, infatti, non può permettersi di affrontare un’altra ondata epidemica, con lo stress che causerebbe sul Servizio sanitario nazionale e con i terribili risvolti che avrebbero eventuali lockdown sull’economia, ma anche sulla scuola e, globalmente, sulla società.
Chi non ha mia fatto la prima dose
Sulle persone che non hanno fatto la prima dose (più del 10% della popolazione) esistono sicuramente ampi margini di recupero, dato che sulla base della letteratura esistente può essere stimata al 2-4% la quota dei soggetti che rifiutano la vaccinazione per motivazioni ideologiche difficilmente scalfibili. Per la restante parte è necessaria una comunicazione semplice ma mirata, che faccia comprendere come la paura di vaccini somministrati ormai a miliardi di persone sia del tutto ingiustificata, a fronte del gravissimo rischio da Covid_19. Il gruppo di lavoro della Società italiana di igiene (Paolo Bonanni, Danilo Cereda, Sandro Cinquetti, Enrico Di Rosa, Antonio Ferro, Giovanni Gabutti, Giancarlo Icardi, Carlo Signorelli, Emanuele Torri, Maria Grazia Zuccali) ed altri esperti (Massimo Andreoni, Donato Greco, Stefano Merler, Giancarlo Ruscitti, Rocco Russo, Francesca Valent) hanno formulato delle raccomandazioni.
- Concentrare nelle prime tre settimane del mese di dicembre 2021 le vaccinazioni previste nei prossimi tre mesi orientando gli sforzi dei diversi sistemi sanitari regionali nella campagna vaccinale. Questo consentirebbe di coprire in tempi rapidi la popolazione, così da contrastare la diffusione del virus e mantenere l’attuale stato economico e sociale.
- Utilizzare il “Super green pass” come forte spinta per l’adesione alla campagna vaccinale soprattutto per coloro che ancora non hanno fatto la prima dose.
- Affiancare alla forte spinta vaccinale un programma di potenziamento delle attività di testing, sequenziamento e contact tracing, anche al fine di fronteggiare nuove minacciose varianti virali potenzialmente in grado di eludere, almeno in parte, la risposta immunitaria indotta dal vaccino. Altresì, è importante garantire le forme di distanziamento inter-personale e l’uso delle mascherine all’aperto in caso di assembramenti.