“Con semplicità e con chiarezza, il Presidente Draghi ha identificato e sottolineato gli obiettivi del cambiamento del Servizio Sanitario Nazionale all’interno del cambiamento globale del Paese” sottolinea Il Presidente della SIMG, Società Italiana di Medicina Generale, Claudio Cricelli, nel commentare le dichiarazioni programmatiche del Presidente Draghi, in Parlamento. “Sulla base dell’esperienza dei mesi scorsi – continua Cricelli – dobbiamo aprire un confronto a tutto campo sulla riforma della nostra sanità”. Il punto centrale – per Draghi – è rafforzare e ridisegnare la sanità territoriale, realizzando una forte rete di servizi di base (case della comunità, ospedali di comunità, consultori, centri di salute mentale, centri di prossimità contro la povertà sanitaria).
Casa come principale luogo di cura
“È questa la strada per rendere realmente esigibili i “livelli essenziali di assistenza” e affidare agli ospedali le esigenze sanitarie acute, post acute e riabilitative – commeta il professor Cricelli -. La “casa come principale luogo di cura” è oggi possibile con la telemedicina, con l’assistenza domiciliare integrata. Condividiamo completamente tale visione e sosterremo tutte le iniziative del Governo finalizzate alla realizzazione di questo cambiamento in particolare attraverso la qualificazione dei professionisti della Medicina Generale, che garantisca competenza e qualità della professione. I professionisti costituiscono il centro di tali processi evolutivi – ha concluso Cricelli – Senza una loro qualificata partecipazione ed il loro coinvolgimento il percorso verso nuovi modelli di strutture territoriali integrate sarebbe complesso e difficile. Daremo ogni sostegno e collaborazione per far sì che questo percorso sia rapido, collaborativo, efficace. Abbiamo la consapevolezza che tale confronto e tali obiettivi possano essere raggiunti attraverso una azione collaborativa e concorde alla quale offriremo per le nostre specifiche competenze il nostro contributo incondizionato”.