Semaforo verde nella Conferenza Stato-Regioni del 17 dicembre al decreto relativo allo screening nazionale gratuito per l’eliminazione del virus dell’epatite C. L’intesa è stata sancita dopo che il Governo ha accolto le proposte di modifica presentate dalla Conferenza delle Regioni, con un documento con cui si chiede, fra l’altro che la sperimentazione si concluda il 31 dicembre 2022.
Lo screening riguarderà i nati dal 1969 al 1989 e ha l’intento di rilevare le infezioni da virus dell’epatite C ancora non diagnosticate, migliorare la possibilità di una diagnosi precoce, avviare i pazienti al trattamento onde evitare le complicanze di una malattia epatica avanzata e delle manifestazioni extraepatiche, nonché interrompere la circolazione del virus impendendo nuove infezioni. Il costo stimato è sui 70 milioni di euro.
Lo screening
Lo screening è rivolto tutta la popolazione iscritta all’anagrafe sanitaria e nata dal 1969 al 1989: ai soggetti seguiti dai servizi pubblici per le Dipendenze (SerD), indipendentemente dalla coorte di nascita e dalla nazionalità; ai soggetti detenuti in carcere, indipendentemente dalla coorte di nascita e dalla nazionalità. Sarà compito di ogni regione sensibilizzare i destinatari con una chiamata attiva da parte dei medici di medicina generale e/o dei servizi di prevenzione del territorio. Inoltre, per sensibilizzare la popolazione interessata ogni occasione di acceso ad una struttura sanitaria, per ricovero ospedaliero, intervento in day hospital, analisi di controllo o altro, può essere motivo di sensibilizzazione ed eventualmente di effettuazione dello screening. Un soggetto, individuato come destinatario dello screening gratuito può recarsi presso un laboratorio pubblico o convenzionato ed effettuare l’esame.